Una delle bandiere della Reggina, senza se e senza ma. Simone Giacchetta, una vita in amaranto prima dentro e poi fuori dal campo. Adesso è il Direttore Sportivo dell’Albinoleffe e, intercettato dal collega di Gazzetta del Sud Natalino Licordari in occasione del 103esimo compleanno del club dello Stretto, ha ripercorso alcune tappe del suo cammino in amaranto.
“Il mio ricordo più bello qui a Reggio è sicuramente la promozione in Serie A del ’99, le vittorie di Brescia, Cosenza, Pescara e Torino. Nel derby, addirittura, abbiamo segnato in dieci contro undici con Possanzini che fu fortunatamente costretto dall’arbitro a ripetere il rigore decisivo. Ho ancora negli occhi l’immagine dei tifosi festanti nel piazzale dell’aeroporto al nostro ritorno. Poi l’emozione dell’esordio in A contro la Juve con i bianconeri convinti di aver già vinto dopo la rete di Inzaghi. Nella ripresa venne fuori il nostro carattere e Kallon pareggiò”.
Momento Reggina attuale:Â “Ho sensazioni positive – prosegue -, Gabriele Martino conosce il calcio come pochi e sono convinto che gli amaranto si salveranno”.
In ultimo, una breve parentesi sul difficile periodo vissuto dall’ex calciatore a fine 2010: “Sono rimasto sotto i ferri – spiega – per ben 15 ore, ma ho vinto la battaglia anche grazie alla fede. Nella fase acuta della malattia, era la stagione 2010-2011, avevo il timore di non poter rivedere più i miei figli“.
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