“Oggi non ho visto l’umiltà che ci ha sempre contraddistinti finora. Forse si pensava di essere diventati forti dopo le gare contro Juve Stabia e Matera”. Questa una delle affermazioni del tecnico amaranto Karel Zeman in sala stampa dopo la pesante debacle interna dei suoi ragazzi contro il Matera.
Parole importanti, un appello che i calciatori hanno sicuramente percepito e che servirà da lezione per il prosieguo del torneo. Perché è proprio questa la valenza che una sconfitta del genere può ricoprire: una “lezione salutare”, così come è stata definita dal Presidente Praticó.
Una gara in cui sono emersi i limiti della compagine amaranto, limiti che – salvo rare eccezioni – mai erano stati evidenziati o comunque mai in questo modo. E prendendo quindi in considerazione il pensiero dell’allenatore amaranto, una delle cause – al di là degli errori tecnico-tattici e del divario con il Matera – è stata proprio la mancanza di umiltà che nelle gare precedenti Coralli e compagni avevano manifestato. Non per niente, ad ogni conferenza stampa prepartita, Karel Zeman ha sempre tenuto ad evidenziare la forza superiore dell’avversario. Tradotto: restiamo concentrati ed affrontiamo l’avversario ben consapevoli delle potenzialità che possiede.
Questo forse, vuoi anche per il gol a freddo, non si è manifestato nel corso della partita di ieri, o quantomeno non sempre. L’aver battuto la Juve Stabia e successivamente sfiorato il colpo a Caserta, convincendo, ha creato probabilmente la convinzione – nei calciatori – di poter affrontare la partita in un certo modo, da big.
Sono partite come questa dunque, pur subendo un passivo pesante, che permettono ad un gruppo giovane come quello amaranto di crescere in un percorso già di per sé importante.
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