Premessa: allo stato attuale non esiste una trattativa. Però…
Francesco Salandria è nato a Trebisacce nel ’95, ma è difficile se non impossibile considerarlo diversamente da un reggino a pieno titolo. Trasferitosi giovanissimo a Reggio, ha affrontato il percorso nel settore giovanile del S.Agata, coltivando una forte e piena identità amaranto.
Diventato il capitano della Primavera, è entrato a pieno titolo nella prima squadra della Reggina nel corso dell’ultima stagione di Lega Pro ed è stato tra i protagonisti di quella salvezza che la squadra di Tedesco ottenne nell’epico derby con il Messina. La straordinaria maturità dimostrata in campo nonostante la giovanissima età , la costanza di rendimento e l’evidente ed oggettivo attaccamento alla causa e alla maglia lo fecero divenire subito tra i beniamini della tifoseria. Il suggello, in questo senso, fu il suo “balletto” ebro di gioia sotto il settore ospiti del S.Filippo, momento che è entrato nella memoria popolare di quella giornata che la zuccata di Balistreri ha consegnato alla storia.
Quella l’ultima pagina felice. Poi la mancata iscrizione, lo svincolo, l’addio forzato a Reggio ed alla Reggina e l’approdo all’Akragas, sempre in Lega Pro. In questa stagione non ha tradito le attese, Salandria, imponendosi come titolare inamovibile del Gigante: 32 presenze, da terzino e da mediano, con oltre 2300′ in campo, conditi da un gol ed un assist.
L’Akragas punta forte su di lui anche per la prossima stagione e lui, è bene chiarirlo, si trova benissimo ad Agrigento. Lo ha ribadito più volte pubblicamente, confidato agli amici privatamente, ed è la sacrosanta verità . Piazza appassionata, società solida, squadra attrezzata per un buon campionato: i presupposti fondamentali per la felicità di un calciatore esistono tutti. Tuttavia, la Reggina e Reggio Calabria hanno un valore importante nella sua vita. E la prospettiva di far ritorno alle origini, nella città che lo ha adottato e nella quale conserva le più care amicizie, per vestire la maglia di quella che è diventata la sua squadra del cuore, inevitabilmente stuzzica.
E allo stesso modo stuzzicata è la Reggina, che avrebbe interesse nel riportare a casa uno dei suoi talenti più limpidi oltre che un ragazzo di spiccate qualità morali. Impossibile, tuttavia, appare lo svincolo considerato che l’Akragas non potrebbe mai perdere gratuitamente un classe ’95 di prospettiva e che somma già oltre 50 presenze da titolare in Lega Pro. Sarebbe necessaria, eventualmente, una soluzione diversa che è al momento in fase di valutazione. A favore dell’eventuale buona riuscita dell’affare c’è il solo, ultimo anno di contratto che lega Salandria al momento ai siciliani e che potrebbe così consigliare all’Akragas di monetizzare la cessione – seppure in quantità minore rispetto all’effettivo valore del centrocampista – piuttosto che perderlo gratuitamente l’anno prossimo.
Situazione in divenire: la volontà reciproca non basta per concludere un affare ma è ingrediente sufficiente per porre le basi per un’eventuale trattativa. Le strade della Reggina e di Ciccio Salandria, a breve o in un prossimo futuro, potrebbero ricongiungersi.
g.v. Â – f.i.
Commenti