Di Giovanni Mafrici – Una cosa è certa: la stagione della Viola potrebbe entrare nel guinness dei primati in relazione a conferenze stampa “Incandescenti” e colpi di scena. Avete presente la stagione della Juve di Gigi Maifredi? O quelle stagioni assurde dell’Inter di morattiana memoria? Siamo su quei livelli: campagna acquisti da urlo, gruppo che non risponde, gambe molli con in attacco il più scarso degli Speroni mai visti nei Bellissimi di Rete 4 il 17 d’Agosto. Al PalaCalafiore passa anche Agropoli: nella sfida duplice tra Reggio e la città campana se la ride esclusivamente il buon Ciccio Cozza.
Agropoli del basket sembra il Brasile degli anni 70: Didì, Vavà e Pelè si trasformano in Tavernari (lui si che è brasiliano), Trasolini e Roderick. La curva dei campani potrebbe fare concorrenza alla B del San Paolo e proprio Roderick, modello Weah devasta una Viola debole, troppo debole, fisicamente e mentalmente.
Dove eravamo rimasti con il capitolo allenatore? Ah, si Alex Ferguson, uomo-società dello United è stato sollevato. Volete sapere come è finita? Sicuramente lo sapete già. Parliamo di basket e della pazza stagione della Viola. Il Gm Condello ci ripensa, sceglie il cuore richiamando il suo amico Giovanni Benedetto: insieme hanno creato questo nuovo percorso alla Viola, insieme si ritrovano per combattere e provare a motivare un gruppo troppo brutto per essere vero.
Non aveva senso scegliere un allenatore nuovo di zecca che non conosce l’ambiente, i problemi ed un gruppo che fa le bizze e sembra tutto tranne che una squadra in grado di vincere le partite.
C’erano liberi Nedo Sonetti, Osvaldo Bagnoli, Gigi Simoni e… Fabrizio Frates. Dopo uno colloquio con l’ex Coach di Cantù e Reggio Emilia, il Gm della Viola sceglie la pista del cuore: ritorna Giovanni Benedetto, Sir Alex Ferguson di uno United che non sa più vincere e si ritrova ultimo in classifica a quota quattro punti. Ne volete ancora? Ricordate la storia di Holly e Benji e del grande Roberto Sedinho arrivato dal Brasile per insegnare a Bruce Harper il colpo di testa?
Ci trasferiamo a Reggio Calabria, via Denver, Portland e Los Angeles. Kim Hughes, gloria infinita del basket italiano, scudettato con Roma, glorioso all’Olimpia Milano e mostro sacro alla Cestistica Piero Viola del Giudice decide di ritornare a Reggio Calabria in vacanza dopo 27 anni: dopo aver emozionato le platee con un intervista da brividi in pochi minuti accetta l’offerta della Viola. Aiuterà Gianni Benedetto ed il suo amico Bianchi per salvare questa squadra ed evitare incubi modello Longobarda. Kim si occuperà di allenamenti individuali ma non potrà andare in panchina coadiuvando la Viola dal parterre.
Serve un miracolo? Per risvegliare muscoli e posture è stato richiamato all’ordine un altro reggino dal cuore Viola, Gaetano Rosace l’inventore del turbo-boost della Supercar di Michael Knight.
Tanti cambiamenti sono all’ordine del giorno: restyling mentale e radicale.
Linea durissima così come annunciato in conferenza stampa: chi non rispetta condizioni e non si applica può andar via con la speranza che Blissett diventi al più presto Cristiano Ronaldo, Darko Pancev diventi Daniele Massaro e questa zucca, vuota e troppo avvezza allo stile Halloween, diventi una bella carrozza invincibile.
Giovanni Mafrici
(Giornalista di ReggioACanestro.com, conduce “Tutti figli di Campanaro” su Radio Touring 104)
Commenti