La Coppa Italia sorride al Rende di mister Bruno Trocini, che batte la Palmese superando così i trentaduesimi di finale. Nel prossimo turno i cosentini affronteranno il Città di Scordia fuori casa, visto che i rossazzurri, nello stesso pomeriggio, hanno vinto a Noto per 2-1.
AVVIO BIANCOROSSO- Subito pericolosissimo il Rende, che al terzo minuto potrebbe passare in vantaggio con Zangaro, il quale, atterrato in piena area di rigore da Urbano, sbaglia il successivo penalty calciando alto sopra la traversa. Ancora biancorossi in avanti all’11′, con una conclusione di Gigliotti che viene parata da Hoxhaj. Al 24′, il vantaggio locale: il numero dieci Crucitti calcia forte dal oltre 20 metri, battendo l’estremo difensore neroverde.
BRIVIDI SINO AL TERMINE- Nella ripresa la Palmese si fa subito vedere con un tiro di Napoli, ma De Brasi riesce a deviare in corner. Ospiti ancora pericolosi con Urbano, che al 10′ lascia partire una gran botta dal limite dell’area, costringendo De Brasi alla deviazione in angolo. I ragazzi di Salerno non ci stanno a perdere, ed al 13′ pareggiano i conti con Attilio Angotti, che dal limite trova un  rasoterra con il pallone che va a finire nell’angolino basso. Soltanto un minuto dopo però, il Rende realizza la rete che vale la qualificazione: Gigliotti si ritrova tutto solo davanti a Hoxhaj, superandolo con un preciso pallonetto. La Palmese si rigetta in avanti sfiorando il nuovo pareggio, con Urbano che colpisce il palo. Al 21′ ci prova Dascoli, che colpisce la parte esterna della rete direttamente su calcio di punizione. Al 30′ Zangaro sfiora il tris locale, centrando la traversa. Al 45′, l’ultimo brivido:  Saturno si ritrova la palla del 2-2, ma da appena fuori area, con il portiere cosentino fuori dallo specchio della porta, calcia fuori.
Rende avanti dunque, mentre la Palmese viene eliminata ed ora pensa seriamente al campionato: domenica i neroverdi andranno in trasferta a Vallo della Lucania contro la Gelbison, senza gli squalificati Foderaro, Cassaro e Piemontese (quest’ultimo appiedato dal Giudice sportivo per tre giornate).
Sigfrido Parrello Â
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