Anche l’allenatore della ReggioMediterranea Crupi si concede ai nostri microfoni a margine dell’incontro contro l’Audax Ravagnese, svoltosi questo pomeriggio al “Longhi Bovetto”. Ecco le sue parole:
“Queste sono amichevoli in cui ovviamente non conta il risultato, ma conoscere a che punto è la situazione dal punto di vista tecnico, tattico e fisico. Vorrei precisare quanto di buono sta facendo il nostro preparatore  dei portieri, e lo sta dimostrando anche con l’arrivo di Carmine Caputo. I ragazzi stanno iniziando ad avere un certo ritmo a livello fisico nel lavoro in campo, ma siamo ancora molto lontani dal rendimento che io e lo staff pretendiamo di dare. Domenica c’è la Coppa, un test molto più probante e stimolante, in cui si dovrà iniziare a fare sul serio, prendere la situazione sotto mano, e far vedere quanto di buono abbiamo fatto fino adesso. Stiamo aspettando ancora qualche giorno per mettere sotto contratto due ragazzi su cui io e la società crediamo molto, ovvero Neri e Gianluca Cuzzola, mentre abbiamo già tesserato Antonino Cuzzola. L’unico tassello rimasto vuoto per completare la rosa è l’esterno d’attacco: alcuni ragazzi si stanno allenando e vedremo chi scegliere in questi giorni. L’importante è arrivare pronti a dare battaglia, non vediamo l’ora di affrontare questa categoria, nuova per me e per l’ambiente. Abbiamo voglia di dimostrare quanto di buono fatto l’anno scorso, esaltando la nostra umiltà e il nostro impegno e sudore. Io personalmente voglio dimostrare sul campo quanto ho imparato, sto imparando e soprattutto mi hanno insegnato. In Italia siamo troppo conservatori, non abbiamo il coraggio di dare spazio al nuovo. Basta però guardarsi attorno, anche a livello locale, per far vedere come tanti altri miei colleghi giovani stiano facendo bene in categorie minori. Mi riferisco a mister Greco della Pro Pellaro, mister Api ex San Giorgio e ora al Nuovo Ravagnese, mister Crea alla guida dell’Audax e Ripepi con gli allievi del Gallico Catona. Tutti ragazzi che con poche risorse riescono a far trarre il meglio ai proprio ragazzi, a livello tecnico, tattico e comportamentale. Spesso siamo noi stessi a confrontarci, con l’umiltà che ci ha sempre contraddistinto“.
Commenti