Un quarto d’ora di intense emozioni, quello che ha dato inizio all’odierna puntata di Tutti Figli di Pianca. La storica trasmissione in onda dal lunedì al venerdì su Touring, ha ricevuto la graditissima visita di Peppe Bagnato, indimenticabile ex calciatore della Reggina di Nevio Scala. Quasi 100 presenze e due gol in maglia amaranto, compreso quello che diede il là alla storica vittoria nello spareggio di Perugia: Bagnato oggi compie 46 anni, ma a guardare il fisico atletico e la folta chioma nera, sembra che il tempo per lui si sia fermato agli anni d’oro. “Certo che ho seguito la partita di sabato tra Reggina e Messina- commenta negli studi di Touring-, ed ero sicuro che ce l’avremmo fatta a portare a casa la salvezza. Alla fine dei conti, loro contro di noi perdono sempre…Si, è vero, per 4 mesi ho vestito anche la maglia giallorossa, ma dal momento che venivamo mai pagati, me ne sono andato di corsa (sorride, ndr)”.
Quella di Messina una parentesi, quello di Reggio un grande amore. “Emozioni incancellabili- prosegue- anni indimenticabili. Se siamo rimasti nel cuore dei reggini, è perché eravamo un gruppo di amici veri, che davano l’anima per una maglia ma allo stesso tempo sapevano anche divertirsi e stare in armonia sia tra di loro che insieme alla città “. Tra il serio ed il faceto, Bagnato ricorda i due gol realizzati, entrambi su punizione. “A Perugia sono andato sul pallone convinto di poter segnare, e devo dire che nessun compagno mi ha chiesto il pallone per tirare al posto mio. Voleva tirare Raggi? No no, sono solo dicerie, ripeto che quel pallone non me lo sarei fatto togliere da nessuno… Quello segnato al Comunale contro il Como invece, è arrivato in un momento particolare, perché stavamo perdendo in casa una gara che poi riuscimmo a vincere grazie a Simonini. Una volta entrato il pallone in rete, vidi esultare parecchio anche mister Bolchi, che di solito era uno molto contenuto…“. Aneddoti e ricordi, una squadra legata a doppio filo con il suo popolo. “Contro il Licata avevamo il campo diffidato per gli incidenti successi a Parma, ed un tifoso lanciò una bottiglia in campo. Quel gesto ci costrinse a giocare contro l’Empoli sul neutro di Catania: pareggiammo 0-0, ma sono convinto che se avessimo giocato al Comunale avremmo vinto, ed a quest’ora staremmo parlando di una Reggina andata in serie A già nell’88/89. Mi piacerebbe incontrare un giorno quel tifoso, e chiedergli, ovviamente con il sorriso, perché ci ha fatto quel danno. Allo stesso modo, sarei felice di rivedere il tifoso a cui lanciai la mia maglietta subito dopo la vittoria dello spareggio di Perugia: ma non per riprendermela- conclude– bensì per autografargliela“…
Il tempo stringe, Peppe deve andare via, ma prima di salutare promette al trio Auspici-Polimeni-Ielasi di tornare presto a Tutti Figli di Pianca. Buon compleanno, campione…
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