Più forte delle voci di mercato, dell’avversario e..del Messina. La Reggina è chiamata a rialzare subito la testa dopo la disfatta nel derby dello Stretto, compito non semplice al cospetto del Lecce. Chiaro l’obiettivo: cancellare il ricordo del poker subìto al S.Filippo e sgomberare i rumors di mercato, più che mai turbolenti a 48 ore dal gong definitivo. Un risultato positivo servirebbe soprattutto per la classifica, l’ultimo posto obbliga la formazione amaranto a rispolverare l’orgoglio e la determinazione viste nelle prime gare del 2015.
L’undici che Alberti sceglierà per opporsi al Lecce è più che mai un rompicapo. Non v’è certezza nemmeno sul modulo: il 4-1-4-1 delle ultime settimane potrebbe far spazio al 4-4-2, il tecnico amaranto però sembra voler rimandare il cambio di sistema tattico. Tra i pali conferma per Belardi, in difesa Ungaro dovrebbe tornare sulla destra con Karagounis sul lato opposto, centrali Di Lorenzo e Aronica. Nonostante la partenza di Insigne, Alberti ha ampia possibilità di scelta dalla metà campo in su. Probabile conferma per Mazzone quale fulcro davanti alla difesa, Gallozzi vicino all’esordio dal 1′, alla posizione dell’ex Chievo è legata la scelta del modulo. Con Gallozzi mezz’ala, via libera al 4-1-4-1 con Armellino a completare il reparto e Gjuci e Masini esterni offensivi. In caso di 4-4-2, diversi i cambiamenti: Di Lorenzo passerebbe a sinistra in difesa, con l’inserimento di Cirillo nel cuore della retroguardia e l’avanzamento di Karagounis a centrocampo, con Gallozzi sul versante opposto. Il tourbillon di modifiche costerebbe il posto a uno tra Masini e Gjuci, con il giovane albanese in svantaggio per tenersi la maglia da titolare. Balistreri subito dal 1? Sembra questa l’impressione, con Alessio Viola e Louzada destinati alla panchina.
PROBABILE FORMAZIONE REGGINA (4-1-4-1) – Belardi; Ungaro, Di Lorenzo, Aronica, Karagounis; Mazzone; Gjuci, Gallozzi, Armellino, Masini; Balistreri. All. Alberti
Ballottaggi: Gjuci 70% – Cirillo 30% ; Balistreri 60% – Viola 20% – Louzada 20%.
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