Come se non bastasse il ritorno alla vittoria, atteso addirittura per tre lunghissimi mesi, sono molti altri i motivi per sorridere in casa amaranto dopo la prima gara del 2015. Il successo, arrivato con una grande prova d’orgoglio, è stato frutto dello spirito dei ragazzi che hanno compiuto il proprio percorso di crescita sportiva ed umana in seno al Club.
La Reggina che vince, dunque, affonda le radici sui campi del S.Agata. Reggina verde, verdissima: l’età media della squadra che ha battuto il Martina è di 21 anni scarsi.  Kovacsik, Ungaro, Camilleri, Di Lorenzo, Mazzone, Gjuci, Maimone, Salandria, Viola: dell’undici schierato da Alberti, soltanto Armellino e Karagounis non sono stati formati dagli amaranto. Considerando anche le sostituzioni effettuate nel corso della gara, il computo dei baby-Reggina sale ad 11 grazie agli ingressi di Condemi e Lancia, oltre a Masini.
Ritrovato lo spirito, ora serve continuità . Detto, riconosciuto e sottolineato dell’importante prestazione offerta, che dev’essere motivo d’orgoglio per tutto l’ambiente, per raggiungere l’impresa-salvezza adesso sarà necessario un ulteriore impegno della società sul mercato, dopo gli innesti di Belardi e Cirillo, per dare manforte a questo interessante manipolo di ragazzi con la Reggina nel cuore.
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