Non sono certo mancate le sorprese, nei posticipi della 30^ giornata del torneo cadetto.
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Ad aprire le danze sono state Vicenza e Torino, scese in campo al Menti alle 19. L’episodio decisivo al 27′ del primo tempo, quando Botta termina a terra dopo un contatto piuttosto dubbio con Bassi: l’arbitro assegna il rigore tra le furenti proteste granata, ed Abbruscato dagli 11 metri fa valere la legge dell’ex. La partita vive di continui capovolgimenti di fronte: su uno di questi, a circa 20′ dalla fine, Bianchi colpisce una clamorosa traversa. Grazie al preziosissimo 1-0, il Vicenza aggancia il Toro in settima posizione, e ricomincia a sognare i playoff (i veneti hanno una partita in meno, dovendo recuperare il match di Ascoli, non disputatosi martedì scorso a causa della forte pioggia). Sul fronte piemontese, la società ha nuovamente confermato la totale fiducia verso Lerda, nonostante le 4 sconfitte nelle ultime 6 gare ed una classifica che si fa sempre più complicata.
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I “botti finali” sono arrivati invece alle 21, quando all’Atleti Azzurri d’Italia si sono sfidate la capolista Atalanta e la “matricola terribile” Novara. Gli orobici hanno condotto gran parte del primo tempo, reclamando un rigore per un fallo di mano di Lisuzzo e cogliendo un palo con Ruopopolo. Il meritato vantaggio degli uomini di Colantuono è arrivato al 7′ della ripresa, con Padoin che ha coronato una bellissima azione corale. Passato in svantaggio il Novara reagisce, andando vicino all’ 1-1 con Motta e Lisuzzo, per poi trovarlo grazie ad un  colpo di testa in tuffo di Rubino, quando alla fine mancano solo 2 minuti. L’Atalanta fallisce l’allungo, mentre la banda Tesser conserva i 7 punti di vantaggio sul Varese, attualmente quarto in graduatoria.
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