Pescara-Reggina, la cronaca: punto d’oro per gli amaranto

La Reggine tiene sul pantano dell’Adriatico e contiene la sua striscia positiva. Gara ai limiti quella giocata a Pescara, con i padroni di casa che in avvio sembrano imballati. Atzori mette Campagnacci al fianco di Viola per sostituire lo squalificato Bonazzoli, e inserisce Barillà con De Rose e Tedesco in mezzo. Parte forte la Reggina, Rizzato serve un assist che taglia l’intera area, Campagnacci non ci arriva. Pochi minuti dopo Alessio Viola cerca la deviazione ingannando Pinna, che però recupera in extremis. Del Pescara nella prima frazione c’è poca traccia, solo Sansovini da pochi passi spara alto sprecando. Il primo tempo si avvia alla conclusione, ma sul finire Campagnacci ha ancora una palla gol con un colpo di testa sul primo palo che impegna Pinna.

Ripresa biancoazzurra. Pescaresi che ci provano di più e la Reggina che non riesce quasi mai ad offendere. Sansovini è pericoloso, ma soprattutto la squadra di casa acquista maggiore incisività con l’ingresso di Giacomeli che regala giocate e assist preziosi ai compagni, come quello per Sansovini che a metri zero dalla porta di Puggioni non riesce a segnare. La Reggina colleziona una sola occasione, su angolo di Tedesco è Cosenza che manca la deviazione mandando il suo colpo di testa alto. Un minuto dopo, dall’altro lato è Olivi a mancare la deviazione di testa. Il ritmo non è altissimo, il Pescara ci prova senza troppa convinzione, la Reggina si difende molto bene, con ordine e cerca di conservare un punto che sarebbe prezioso. Quando non c’è al difesa emerge Puggioni che respinge il tiro di Sansovini.

Finale calmo. Chi si aspetta ad un Pescara riversato in attacco nel finale sbaglia. La Reggina non soffre quasi mai anzi, proprio nel finale mantiene la palla e potrebbe cercare di pungere: ma non ci riesce quasi mai. Il risultato non si schioda, il vantaggio sul Pescara resta immutato, così come il distacco dal Varese aspettando il Novara che giocherà lunedi contro la capolista. Quel che più colpisce è l’autorevolezza con cui la squadra amaranto ha difesa un punto prezioso, con il piglio del gruppo maturo.

 

Vincenzo Ielacqua-reggionelpallone.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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