Solidità , muscoli e corsa, per una squadra che saprà colpire sia di spada che di fioretto. Non storcete il naso per la mancanza di “big” in attacco, perchè vi assicuriamo che il nostro tandem offensivo è di quelli che possono fare molto male…
IL MODULO- La top 11 torna all’antico. Dopo moduli spregiudicati, al termine della 29^ giornata abbiamo deciso di riproporre il classico 4-4-2.Â
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LA DIFESA- Complimenti sia a Belec che a Colombo, per come hanno difeso i pali di Crotone e Triestina sui campi di Varese e Siena. Il portiere della settimana tuttavia, è Frison del Frosinone. Solo grazie a lui, i ciociari se la possono giocare fino alla fine al Granillo: fa impazzire Bonazzoli respingendogli un rigore e un tiro a botta sicura, mette le molle in uscita per fermare Viola e Rizzato, ribatte di piede il perfido tiro-cross di Barillà . Aveva fatto il miracolo anche in occasione del gol-vittoria, se non fosse stato per il rimpallo che stavolta ha punito lui, e premiato la tenacia di Bona-gol. Al centro, due difensori che garantiscono solidità e inserimenti letali, ovvero Pesoli del Varese e Peluso dell’Atalanta. Tutti e due, dominano con impertinente sicurezza la loro area a danno degli attaccanti di Crotone e Torino, e non contenti si spingono in quella opposta sugli sviluppi di calgio d’angolo, scoprendosi preziosi goleador. Sulle corsie, Crespo del Padova (a destra)  e Mora del Grosseto (a sinistra). Il primo compie una vera e propria impresa a Grosseto, in quanto insieme a Vantaggiato è l’unico a salvarsi, nelle fila di un Padova apparso allo sbando: corsa e senso della posizione, per un calciatore che in serie A non sfigurerebbe proprio. Sempre nella stessa partita, il secondo  si danna l’anima per non essere riuscito a spazzare via in occasione del momentaneo pareggio biancoscudato, e nella ripresa trova il modo migliore per farsi perdonare, riportando avanti i suoi e coronando così una prova maiuscol.
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IL CENTROCAMPO– Una “questione a due” tra Reggina ed Atalanta: gli amaranto si prendono il centro, i nerazzurri le corsie laterali. In mezzo dunque, ecco la premiata ditta formata da Tedesco e De Rose: sono loro le stelle più lucenti del centrocampo reggino, che martedì sera ha spazzato via le velleità del Frosinone dal calcio d’inizio fino a quello finale. Quantità , qualità , ritmo in entrambe le fasi: meglio di cosi…Ai lati, come dicevamo, ecco un “pezzo di capolista”. A destra si posiziona Bonaventura, che all’Olimpico di Torino ci ha messo solo 16 minuti per dare ragione a chi dice lo classifica tra i talenti cristallini della cadetteria: guizzi e imprevedibilità , fino  alla sontuosa carambola da biliardo che al 4′ di recupero decide il big match. Sull’altra sponda, proprio colui che mercoledì sera ha lasciato il posto a Bonaventura, ovvero Padoin (nella foto). Dopo un periodo complicato, il duttile esterno di Colantuono (può giocare sia a destra che a sinistra) si sta riproponendo a grandi livelli, e prima di essere sostituito aveva mandato più volte in tilt i diretti avversari.
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L’ATTACCO- Piovaccari del Cittadella vince il ballottaggio con Cacia e Bruno, diventando così la nostra prima punta. Una prova a tutto tondo quella contro il Livorno di Novellino, che gli vale la doppietta personale e regala ai suoi tre punti fondamentali nella rincorsa salvezza: i 12 gol fin qui realizzati, dimostrano le qualità di un centravanti che nella prossima stagione  potrebbe fare le fortune di chi mira ad un qualcosa dii più rispetto alla sopravvivenza in cadetteria. Al suo fianco, Piccolo del Piacenza batte in volata Antenucci. A dispetto del cognome, l’attaccante napoletano manda ko l’Empoli con una ripresa da gigante: è suo l’assist che vale l’1-1 di Cacia, ma soprattuto è sua la stupenda rasoiata di prima intenzione, che brucia Handanovic e consegna ai biancorossi un altro successo preziosissimo.
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RIEPILOGO TOP 11 (4-4-2)- Frison (Frosinone), Crespo (Padova), Pesoli (Varese), Peluso (Atalanta), Mora (Grosseto), Bonaventura (Atalanta), De Rose (Reggina); Tedesco (Reggina), Padoin (Atalanta), Piccolo (Piacenza), Piovaccari (Cittadella).
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Ferdinando Ielasi-reggionelpallone.it
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