Si è svolta oggi la prima, attesissima, giornata del torneo “Piccoli amici”,
che ha visto partecipi e protagonisti un gran numero di bambini dagli otto ai dieci anni. Uno schiaffo a chi dice che l’Italia sia, calcisticamente parlando, un “paese per vecchi”. Più di duecento bambini infatti, fin da stamattina hanno “invaso” l’impianto sportivo di “Viale Messina”, scenario dell’iniziativa griffata Hinterreggio.
Il “taglio del nastro” è stata l’occasione ideale per intervistare l’organizzatore di tutto il progetto, Agostino Cassalia, che si dice contento di aver potuto dare voce in capitolo a bambini di squadre sia del territorio che di altre regioni, come la Sicilia e la Campania: “Fa tutto parte del progetto Promesse Azzurre, nato da un’idea della società Hinterreggio, che si dimostra sempre presente per iniziative di una certa importanza sia in campo cittadino, che in campo regionale ed interregionale. Vogliamo dare spazio ai ragazzini per accompagnarli nella loro crescita sportiva. È importante donare loro uno spazio verde per potersi divertire e per far crescere in loro la consapevolezza che il pallone può divenire un importante mezzo di crescita. Sono orgoglioso perchè siamo riusciti a creare un connubio tra sport e famiglie, tutti questi bambini sono accompagnati da genitori entusiasti. Va ricordato che siamo solo al primo giorno, ma già c’è una grande partecipazione che sta accompagnando, in un clima di assoluta allegria, tutta la manifestazione. Un plauso va fatto alla società, che ha messo a disposizione delle 24 squadre una struttura ideale che permette di coinvolgere un numero elevato di rappresentative: giochiamo su sei campi, il che rende tutto molto più semplice, specie nella realizzazione delle partite, che sono la materia prima del progetto”.
Cassalia, sottolinea che bisognerebbe realizzare maggiori iniziative di questo tipo: “Purtroppo, specie da queste parti, c’è molta carenza riguardo queste iniziative. Non dobbiamo dimenticarci di quanto siano propedeutiche per il calcio, perché, ripeto, riescono a coinvolgere anche le famiglie, il che non è poco. Il calcio non è solo violenza, e lo stiamo dimostrando anche per il semplice fatto che l’iniziativa sta avendo un seguito”. Un’ultima nota, naturalmente, è dedicata a qualche promettente ragazzino, visto che Cassalia, tra le altre cose, è anche un osservatore: “Sto notando che ogni squadra ha almeno un talento da poter mettere in mostra. Il progetto è valido anche per questo: la gente si diverte vedendo giocare dei ragazzini per i quali il pallone non è altro che un puro divertimento. C’è il ragazzino bravo e quello un po’ meno bravo, sarà importante continuare a credere nei giovani, in modo che iniziative come queste non siano solo casi isolati”.
Francesco Mansueto-Reggionelpallone.it
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